Indice dei prezzi al consumo

Aggiornato il: 18/04/2024

Gli indici dei prezzi al consumo misurano le variazioni medie nel tempo dei prezzi che si formano nelle transazioni relative a beni e servizi scambiati tra gli operatori economici ed i consumatori privati finali. 
Secondo gli scopi loro assegnati essi si differenziano in relazione alla popolazione dei consumatori ai quali si riferiscono ed alla composizione del paniere dei consumi considerati.

In questa sezione è riportato il collegamento al bollettino mensile elaborato da Istat.
 

Agosto 2024 - link al comunicato stampa Istat

  • Data di pubblicazione: 16 settembre 2024.

 

Note di lettura

Segni convenzionali

Nelle tavole statistiche sono stati utilizzati i seguenti segni convenzionali:

  • Linea (-):

1. quando il fenomeno non esiste ;
2. quando il fenomeno esiste ma i casi non si sono verificati.

  • Tre puntini (...):

Quando il fenomeno esiste, ma i dati non si conoscono.

Definizioni

Note sui numeri indici dei prezzi al consumo.
I numeri indici dei prezzi al consumo misurano le variazioni nel tempo dei prezzi di un paniere di beni e servizi rappresentativi di tutti quelli destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio economico nazionale e acquistabili sul mercato attraverso transazioni monetarie (sono escluse, quindi, le transazioni a titolo gratuito, gli autoconsumi, i fitti figurativi, ecc.).
Gli indici dei prezzi al consumo sono calcolati utilizzando l’indice a catena del tipo Laspeyres in cui sia il paniere sia il sistema dei pesi vengono aggiornati annualmente. Gli indici mensili vengono calcolati con riferimento al mese di dicembre dell’anno precedente (base di calcolo) e sono successivamente concatenati sul periodo scelto come base di riferimento al fine di poter misurare la dinamica dei prezzi su un periodo di tempo più lungo di un anno.

L’ISTAT produce tre diversi indici dei prezzi al consumo:

  • l’indice dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (FOI);
  • l’indice Nazionale dei prezzi al consumo per l’Intera Collettività (NIC);
  • l’indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell’Unione Europea (IPCA).

I tre indici hanno finalità, campi di osservazioni e concetti di prezzi differenti.

  • Il FOI si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente; è l’indice generalmente usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato.
  • Il NIC è utilizzato come misura dell’inflazione a livello dell’intero sistema economico; in altre parole considera la collettività nazionale come se fosse un’unica grande famiglia di consumatori, all’interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate.

Gli indici nazionali FOI e NIC riportati nelle tabelle, ove non diversamente specificato, sono da intendersi calcolati al netto dei consumi di tabacchi. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI), calcolato al netto dei tabacchi, è l'indice generalmente usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato.
Tale indice viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ai sensi dell'art. 81 della legge 27 luglio 1978, n.392.

  • L’IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo. Infatti, viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell’Unione Europea. Tale indice viene calcolato e pubblicato dall’Istat e inviato all’Eurostat mensilmente secondo un calendario prefissato. L’Eurostat, a sua volta, diffonde gli indici armonizzati dei singoli paesi dell’UE ed elabora e diffonde l’indice sintetico europeo, calcolato sulla base dei primi.

A partire dai dati di Gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995). Tale operazione assicura una maggiore accuratezza nella misura dell'inflazione.
L'indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell'Unione Europea (IPCA) continua ad essere calcolato e diffuso con base di riferimento 2005 =100, in linea con gli altri paesi dell'Unione Europea e in conformità al Regolamento (CE) n. 1708/2005 del 20 Ottobre 2005.

A partire dai dati di gennaio 2016, la base di riferimento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) è il 2015 (la precedente era il 2010 per NIC e FOI, 2005 per IPCA). 
Le variazioni congiunturali e tendenziali di gennaio 2016 per gli indici NIC e FOI, con l’aggiornamento della base di riferimento all’anno 2015 (base precedente 2010=100), sono calcolate utilizzando il coefficiente di raccordo.
Per l'indice FOI al netto dei tabacchi il coefficiente di raccordo da base 2010 a base 2015 è 1,071.


Note sui numeri indici dei costi di costruzione di un fabbricato residenziale.
Il campo di osservazione dell’indice mensile dei costi di costruzione di un fabbricato residenziale riguarda, in termini di Ateco 2007, le attività economiche della divisione 41, costruzione di edifici e in particolare il gruppo 412, costruzione di edifici residenziali. Gli indici sono diffusi solo a livello nazionale e le voci elementari di costo non comprendono i costi per la Sicurezza.
Le specifiche generali del fabbricato residenziale tipo fanno riferimento ad una tipologia residenziale media: le dimensioni del fabbricato (come, ad esempio, il numero dei piani, la superficie media delle unità abitative) sono definite sulla base dei risultati della Rilevazione
mensile sui Permessi per costruire relativi all’edilizia residenziale dell’anno 2010. Sulla base di tali specifiche viene messo a punto il progetto di fabbricato residenziale tipo, cioè le caratteristiche tecnico-costruttive e il relativo computo metrico, sulla base del quale viene costruito il sistema di ponderazione dell’indice.

 

Dati rettificati: i dati di elaborazioni precedenti che non coincidono con quelli di elaborazioni successive si intendono rettificati.

Utilizzo dei dati: è consentito avvalersi dei dati, purché ne sia indicata chiaramente la fonte.

Fonti

ISTAT - Roma.